2.5/5 ★ – Manu92mm's review of Assassin's Creed: Mirage.

“Finalmente con AC Mirage vediamo la saga tornare alle sue origini”, questo avevo letto nella stampa di settore, e ne ero molto molto felice. Non sono mai stato un amante del modello Action RPG soprattutto per quanto riguarda AC, ed ero contento di tornare alla buona vecchia azione stealth. Ci ho creduto veramente veramente tanto, poi però mi sono reso conto di essere nuovamente caduto vittima di Ubisoft. Mitarage non è un brutto prodotto sia chiaro, è a tutti gli effetti un reboot del primo, più o meno stessa ambientazione, stesse meccaniche di Gameplay, insomma hanno fatto tutto uguale, nel bene e nel male. È un gioco non brutto, sufficiente, si capisce tutta la volontà di Ubisoft di fare il compitino, nulla di più nulla di meno. A livello grafico il titolo non brilla di certo, così come il gameplay, i controlli sono imprecisi e legnosi esattamente come lo erano nel primo AC, per quanto riguarda il combat system sono addirittura riusciti a peggiorarlo, optando per una sorta gioco di parate e schivare che scimmiotta un po’ i souls sacrificando così il bello dei vecchi combattimenti estremamente stylish e dinamici tipici della saga riducendo il tutto ad un misero schiva-schiva-attacca-para. A livello di scrittura e trama è abbastanza deboluccio, forse anche complice del fatto che l’ambientazione per noi europei, e italiani in particolare non dice praticamente nulla (la Baghdad dell’800 è materia che noi non vediamo neanche con il binocolo, ma mi rendo conto magari per un giocatore medio orientale possa trovarci il suo fascino). È interessante la meccanica delle indagini che hanno introdotto, se fosse stata gestita meglio, sarebbe potuta essere il vero punto di svolta per la saga intera, peccato che l’esecuzione abbia lasciato veramente molto a desiderare, infatti più di una volta mi sono sentito più frustrato che altro. Insomma Mirage non è brutto, è un gioco sufficiente in ogni cosa che fa, è quell’alunno che arriva a stento alla media del 6 per cinque anni per diplomarsi con 61 (quel punto extra è giusto giusto perché suo fratello maggiore ha fatto la stessa scuola ed era molto bravo), ma lui ne è consapevole e gli va benissimo cosi.